L’Abbazia di San Donnino in Soglio, nel medioevo fu una delle più antiche e potenti Abbazie benedettine della Romagna Toscana e diventò centro economico, culturale e spirituale dell’Appennino grazie ai legami e alla vicinanza con i castelli di Montecerro e Orsarola, l’Abbazia di San Benedetto in Alpe e l’eremo di Camaldoli.
Il Monastero fu retto dai monaci benedettini fino al Concilio di Trento del 1563; anno in cui il complesso fu trasformato dapprima in Commenda e successivamente in Parrocchia.
Nel 1700 l’edificio fu ricostruito ad un’unica navata ed in posizione più arretrata rispetto all’ex palazzo abbaziale di epoca medievale ancora presente e dal quale è possibile accedere al chiostro del convento.
Nella facciata, sopra la porta, sono presenti alcune sculture in pietra d’Istria, simboli di epoca romanica, provenienti dalla primitiva Abbazia e riutilizzati per costruire la Chiesa attuale.
La scultura a sinistra rappresenta San Pietro che regge nella mano destra il pastorale e nell’altra le chiavi del Paradiso; al centro si trova l’Agnello con la croce (Cristo); sulla destra un monaco con un incensiere fumante. Sotto la scritta “Hoc Opus Fecit Dominus Petrus Abas” si trovano tre dei quattro evangelisti (il leone di San Marco, il vitello di San Luca e l’uomo angelicato di San Matteo; manca invece l’aquila di San Giovanni).
All’interno dell’Abbazia – attualmente visitabile nel periodo estivo grazie alla sig.ra Rita che si prende cura del luogo – potrete ammirare ciò che resta dell’affresco “Episodi della vita di San Donnino” della fine del XIV secolo, opera in stile tardo gotico, che stilisticamente richiama la scuola riminese e quella contemporanea bolognese.
L’Abbazia è visitabile internamente tutti i giorni dalla fine del mese di maggio e sino all’inizio del mese di settembre. Per visite negli altri periodi dell’anno contattare la Parrocchia di Rocca San Casciano. Tel. 0543.960203
Autore del testo: Avvocato Elisa Rabiti