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Galeata

Il borgo del Re e dell’Eremita

Galeata, nella Valle del Bidente, è circondata da un territorio ricco di tradizioni e cultura. Per gli amanti della storia, Galeata è davvero una meta ideale in quanto  permette di immergersi in un tempo passato, grazie ai resti della città romana di Mevaniola e della villa di Teodorico.

Secondo la leggenda il territorio è stato lo scenario dell’incontro fra il re goto Teodorico e l’eremita S. Ellero.

Ellero si ritirò a vita solitaria in questi monti, per poi dare vita ad una importante comunità monastica.  Questo monastero, fra i primi in Occidente, divenne uno dei fulcri della vita religiosa e amministrativa del territorio.

Verso la fine del V inizi VI secolo d.C. si data la prima fase di costruzione del centro monastico e l’edificazione della sontuosa residenza con elegante impianto termale nel sito della villa di Teodorico, indagata dal 1998 dall’Università di Bologna e di Parma.

Nel Medioevo il territorio è caratterizzato dalla presenza di castelli, ad esempio il castello di Pianetto, la torre di Poggio Galmino, la torre di monte Erno a S. Zeno, di insediamenti religiosi e borghi, come quelli di Galeata e di Pianetto, in cui si segnalano edifici religiosi e civili in stile architettonico toscano.

Il territorio circostante risulta degno di nota vista la presenza di emergenze storiche ed archeologiche: tra queste l’imponente Abbazia di Sant’Ellero, edificio religioso in stile romanico, che custodisce le spoglie del Santo. La chiesa è situata a pochi chilometri dal paese ed è raggiungibile anche tramite un percorso pedonale immerso nella natura: il sentiero delle Cellette.

A documentare l’appassionante storia dell’alta valle del Bidente, gli allestimenti del museo civico, nato dalla passione e dall’amore di Mons. Domenico Mambrini (1879 – 1944). Il museo, con una sezione archeologica ed una storico-artistica, ha sede nel convento dei Padri Minori di Pianetto e conserva reperti dalla Preistoria al Medioevo.

I racconti della nostra terra

Galatea fa parte del circuito delle “Città slow” e in quest’ottica promuove le tradizioni enogastronomiche locali ed il valore del buon vivere. Il territorio è ricco di prodotti tipici, con una particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente circostante.
Lo “stridolo” è la base da cui partire per realizzare molti dei piatti locali, caratteristici della cucina povera: quest’erba dalle foglie tenere è infatti uno degli ingredienti principali per creare minestre, insalate e secondi. Non sono da dimenticare altri prodotti della zona, quali il tortello alla lastra, il formaggio Raviggiolo e la carne di vacca romagnola.
L’evento di rilievo che anima questa cittadina è la Fiera del Cavallo e del Puledro, ma durante l’anno è facile imbattersi in una delle numerose rassegne culturali o in uno degli spettacoli che danno vita al cartellone del teatro comunale.

Arte, cultura e storia Tra vie dei pellegrini e antichi eremi Bellezze tra vivere e gustare

Una vacanza su misura per ogni gusto

In Romagna Toscana l’ospitalità tipica della Romagna e della Toscana si uniscono per dare vita ad un connubio fatto di tradizione, gentilezza e genuinità. Le numerose strutture ricettive sono pronte a soddisfare le più disparate esigenze: sia che si raggiunga questa zona per trascorrere un fine settimana in famiglia, o un soggiorno all’insegna dello sport o della spiritualità. O ancora che si scelga queste terre per concedersi una giornata di relax in un centro termale, a cui far seguire una degustazione di prelibatezze gastronomiche. L’accoglienza degli operatori e del tessuto ricettivo saprà esaudire ogni singola necessità. Questa terra di mezzo è meta ideale di vacanza, grazie alle molteplici anime che le appartengono e che mette a disposizione di un pubblico sensibile e amante delle cose belle.

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