Antica Abbazia benedettina che nell’XI e XII secolo divenne molto potente e ricca, una delle più importanti dell’Appennino tosco-romagnolo. Dopo un periodo di declino, nel XVIII secolo circa, fu completamente demolita e ricostruita e l’antica struttura a croce latina con abside semicircolare fu sostituita con l’attuale ad una navata. L’Abbazia sorge in cima ad un colle dove sono ancora visibili i segni dell’antica abbazia medievale, risalente al 853.
Tra i personaggi famosi che hanno trovato rifugio nell’abbazia si annovera Dante Alighieri, che qui si fermò durante il suo viaggio di trasferimento verso Forlì. Fu proprio in questa occasione che Dante rimase abbagliato dalle cascate dell’Acquacheta. Altri celebri ospiti del convento furono Giovanni Boccaccio, che qui sostò per scrivere il commento sull’Inferno di Dante, e il poeta Dino Campana.