L’operosità delle api contribuisce da sempre alla tutela dell’ambiente ed alla produzione di un nettare senza pari, delizia dalle notevoli proprietà nutritive. Il miele e la propoli sono frutto della laboriosa attività delle api, una vera e propria società che si impegna senza sosta nella raccolta del polline.
I mieli del crinale appenninico offrono profumi e sapori di grande intensità, che esprimono al meglio le caratteristiche del territorio. Lungo la fascia appenninica crescono infatti molte piante ricche di nettari: il castagno, il mirtillo e la lupinella sono solo alcune delle varietà vegetali che più vengono apprezzate dalle api.
Il gusto del miele di montagna è tra il dolce e l’aspro, ma gli odori ed i sapori cambiano di anno in anno, a seconda delle fioriture che più prevalgono.
In tutta la zona appenninica è tipico il cosiddetto miele del Crinale, di solito composto da nettare di lupinella, rovo, lampone e pruno selvatico.Nella zona preappenninica si produce invece il miele di tiglio, pianta caratteristica di queste latitudini. Il tiglio fiorisce tra maggio e luglio e il nettare che rilascia presenta colorazioni ambrate e sapore aromatico.
Nella zona di Bagno di Romagna e Santa Sofia viene prodotto il miele di melata di abete. La melata è prodotta dalla linfa degli afidi ed è il risultato di una miscellanea di più essenze, di norma ha un colore scuro, un tipico sapore balsamico e un odore caramellato.