La badia di Santa Maria a Susinana anticamente era un complesso monastico vallombrosano nel cui cimitero riposava Maghinardo Pagani, citato da Dante nell’Inferno.
Il monastero fu distrutto nel 1137 e quando, nel 1600, fu elevato al rango di prioria, venne completamente ristrutturato e trasformato. Per questa occasione gli interni furono arricchiti di notevoli opere pittoriche e decorative. Di pregio sono il coro ligneo e il fonte battesimale, realizzato in ceramica secondo lo stile Liberty tipico dei primi anni del ‘900.