La facciata di questo palazzo, disseminata di numerosi stemmi dei Capitani e dei Vicari, è il simbolo della lunga dominazione di Firenze su questa zona di Romagna. Il palazzo, nel medioevo, fu residenza dei Conti Guidi di Bagno e quando subentrò il governo fiorentino lo adattò secondo delle nuove esigenze. Affiggere i vari stemmi dei Capitani serviva a rendere esplicito il dominio di Firenze su Bagno di Romagna.
Successivamente il palazzo divenne sede del comune, poi caserma dei Regi Carabinieri e prigione, situazioni che trasformarono di volta in volta l’aspetto del Palazzo. Dopo un completo abbandono agli inizi del Novecento è intervenuta l’Amministrazione comunale che, dopo avere fatto eseguire delle opere di restauro e manutenzione, ha predisposto gli spazi del Palazzo a vari usi.
Al primo piano si trovano sale predisposte ad ospitare mostre e convegni.Il resto dell’edificio, invece, ospita la biblioteca, l’archivio storico comunale, l’ufficio di informazione turistica (IAT) e il centro visita del “Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna”.