Alla scoperta di questa antica tecnica della Romagna
Parallele a quella, ormai consacrata, a caratteri mobili, alcune tecniche alternative di stampa si sono sviluppate nel corso dei secoli: una di queste è la stampa a ruggine, un procedimento molto particolare che risale al Settecento e che nacque in Romagna, usato per decorare i tessuti.
Come funziona la stampa a ruggine? Si realizzano degli stampi intagliati, usando in particolare il legno di pero. Su tali stampi vengono poi applicati degli impasti coloranti, con composizioni diverse in base al colore desiderato.
Fra i colori, la scelta principale ricadeva per tradizione appunto sul color ruggine, che dà il nome alla tecnica e che veniva applicato tramite un procedimento chimico a base di soda caustica, farina, e aceto: il risultato è appunto l’applicazione di vera ruggine, che si fissa alle fibre del tessuto e diventa visibile su entrambi i lat.
Non finisce qui: il passaggio finale avviene con il “ranno”, uno speciale lavaggio con acqua bollente e cenere, al fine di rendere la stampa resistente al tempo e alle lavorazioni successive.
Una tecnica pregiata conservata e tramandata ancora oggi: gli splendidi manufatti realizzati con la stampa a ruggine sono un prodotto prezioso che gli artigiani romagnoli continuano a curare con grande passione.
