L’abbazia di San Salvatore in Summano sorge nella frazione di Montalto nel comune di Sarsina. Le sue origini sono antiche e già nel 1041 viene documentata in un atto notarile. Il nome “Summano” sembra rifarsi a Plutone o a Giove, il Summo Mane. L’abbazia ha ospitato a lungo i monaci che seguivano la regola benedettina e successivamente subentrò l’ordine camaldolese. Nel 1568 Pio V unì l’abbazia alla diocesi di Sarsina.
La struttura della chiesa è molto semplice con una navata unica che si apre sul fondo in un’abside circolare. Le pareti esterne e il grazioso campanile sono quasi intatti mentre il tetto è crollato del tutto. Nonostante i cedimenti, l’architettura dell’abbazia conserva un fascino unico, così come sono unici i paesaggi circostanti. L’abbazia preserva pochi elementi decorativi al suo interno, poiché la gran parte furono asportati per evitarne il furto. Tra i resti prelevati e conservati altrove, risultano notevoli sia il patrimonio marmoreo che i tre bassorilievi raffiguranti Cristo tra gli arcangeli Gabriele e Michele.