La razza bovina Romagnola, discendente del bos taurus macroceros, è una razza autoctona dal tipico manto di colore bianco, dall’aspetto massiccio e dalla notevole rusticità. È nota per essere uno dei bovini che meglio resiste alla variazione del clima e per la sua attitudine ad adattarsi ai terreni difficili. Proprio per questo l’Appennino Romagnolo, con le sue pendici più o meno ripide, è un luogo d’elezione per il pascolo di questo bovino.
La specie era in via d’estinzione, ma grazie ad un impegno costante degli esperti del settore è riuscita a sopravvivere e ad essere tutelata dal Marchio IGP “Vitellone bianco dell’appennino centrale”. La vacca romagnola ha inoltre ottenuto il riconoscimento sia come migliore razza italiana, che come razza più antica del Paese, e nel 2016 è diventata Presidio Slow Food.
Originariamente queste mucche venivano allevate per la loro resistenza agli sforzi, per la produzione di latte e per le carni. Oggi sono allevate esclusivamente per la bontà delle loro polpe: questa razza viene infatti da molti considerata come quella da carne, che meglio incontra le esigenze del consumatore, per la qualità, le ottime caratteristiche nutritive, il colorito e la venatura sottile.
Dal punto di vista dei tagli sono soprattutto le costate di questo bovino ad attirare gli intenditori, ma non sono da meno l’arrosto di fesa o di scamone che la cucina romagnola ama preparare, attraverso una cottura lenta e con abbondante cipolla.
Photo Credits: Di unit20072007 – Vacca Romagnola, CC BY 2.0
