La chiesa era anticamente adibita ad ospizio dei monaci camaldolesi appartenenti al Trivio di Montecoronaro. Nel 1299 fu convertita in luogo di culto e nel 1549 fu aggregata all’abbazia di Bagno di Romagna.
Quando subì degli interventi di restauro, nel 1902, si provvide anche ad ampliare la sagrestia, la canonica, loggia e pozzo. Nel 1990 fu nuovamente restaurata a seguito del grave stato di abbandono che si era perpetuato per anni.