La centrale Piazza Giuseppe Garibaldi, di impianto medievale e a forma triangolare, risale al 1200 e risulta quasi intenzionalmente disposta a metà tra i due borghi del Paese (borgo di sotto e borgo di sopra).
La prima cosa che colpisce di questo luogo è la presenza in tutti i suoli lati dei portici, le cui colonne sono di pietra forgiata a scalpello, i quali in passato servivano per accogliere i grandi raduni di folla in occasione dei mercati settimanali e delle fiere annuali.
Sulla Piazza si affacciano l’antico Palazzo Pretorio e la Torre Civica, conosciuta tra i Rocchigiani come il Campanone; entrambi gli edifici risalgono al 1300 e hanno subito numerosi restauri dopo il forte terremoto che colpì il Paese nel 1661.
Palazzo Pretorio divenne nel 1776 sede di numerosi uffici pubblici, della Sottoprefettura e delle Carceri perché, proprio quell’anno, il capoluogo della Romagna-Toscana fu trasferito da Terra del Sole a Rocca San Casciano.
Ammirando la Torre Civica è tutt’oggi possibile notare un orologio incastonato in ceramica e la statua in cotto smaltato della Madonna Addolorata, risalente alla fine del ‘600, che ha una spada che le trafigge il cuore e sembra piangere per la sventura che ha colpito il Paese con il terremoto del 1661.
Il piano terra della Torre ospita l’antica bottega del Calzolaio “Sgalì” oggi visitabile per ammirare gli strumenti e gli attrezzi usati dal “ciabattino”.
Autore del testo: Avv. Rabiti Elisa