Un primo piatto della tradizione culinaria dell’appennino tosco romagnolo sono i Manfrigoli in dialetto manfrigul o manfrìgle, una gioia per il palato. Questa pasta, tagliata in modo irregolare e dalle dimensioni di un chicco di riso, viene cotta nel brodo ed in grado di riscaldare le serate invernali più rigide.
I manfrigul, nel passato, venivano realizzati con farine di cereali vari e legumi, e poi impastati con acqua salata. Attualmente invece si preparano utilizzando uova e farina di frumento. Dopo aver ottenuto un impasto asciutto, lo si taglia a fette di circa un centimetro, che vengono poi finemente tritate con il coltello o la mezzaluna.
Un tempo questa pasta soda veniva “calata” nel cosiddetto brodo matto, che si otteneva con acqua e ragù. I Manfrigoli con il brodo venivano poi messi in bottiglia e diventavano un pranzo ricostituente e pratico per chi lavorava lontano da casa.
Questo tipo di pasta è in grado di esaltare un buon brodo e prevede una semplice preparazione.
RICETTA DEI MANFRIGOLI
Ingredienti
- 300 gr di farina
- 3 uova
- 200 gr di pancetta
- 2 carote
- 2 coste di sedano
- 1 cipolla
- 1 pomodoro maturo
- 3 o 4 cucchiai d’olio
- sale, pepe
- 3 litri d’acqua
Preparazione della pasta
Impastare la farina con le uova fino a formare un panetto ben sodo, tagliarlo a fette piuttosto spesse e lasciare asciugare. Tritare le fette con la lunetta, fino a ridurle in minutissime particelle, disporle sulla spianatoia e lasciare asciugare ancora per qualche ora. Buttare i Manfrigoli nel brodo, che verranno a galla una volta cotti.
Preparazione del brodo matto
Soffriggere in olio la pancetta tagliata fine e aggiungere il sedano e la carota. Unire il pomodoro fresco, 3 litri d’acqua, e far bollire circa 20 minuti. Salare e pepare a proprio gusto.