Gli strigoli, o stridoli, sono un’erba spontanea tipica del territorio tosco romagnolo.
Il nome deriva dallo stridere che emettono due foglie se strofinate tra loro. Il nome latino, silene vulgaris si collega invece ad un’antica leggenda che narra di un certo Sileno, il cui sostanzioso ventre era associato al pingue fiore dello stridolo.
Lo strigolo è una pianta perenne che cresce spontanea lungo i corsi d’acqua, nel periodo che va da maggio ad ottobre. È piacevole perdersi nella natura e cimentarsi nella raccolta di questa erba, ma per racimolarne una buona quantità occorre disporre sia di pazienza, che di tempo. Di norma in cucina si usano le foglie tenere, che sono ottime assaporate a crudo o mischiate in un’insalata. Nella versione cotta sono spesso utilizzate come condimento per i primi o come ripieno per la pasta fresca.
RICETTA PER IL SUGO DI STRIGOLI
per quattro persone
Preparazione
Lavare con attenzione circa 3 etti di strigoli. Far soffriggere in padella un paio di spicchi d’aglio con dell’olio evo, prestando attenzione a non eccedere nell’abbrustolimento. Dopo qualche minuto aggiungere gli strigoli tagliati, farli appassire per circa cinque minuti e il condimento sarà pronto per unirsi alla pasta. Il formato con cui si sposa al meglio il sugo di Strigoli sono le tagliatelle e gli strozzapreti.